Tra natura e artigianato

Cagli si trova su un altopiano stretto dai fiumi Bosso e Burano, che confluiscono nel Metauro. Il territorio è circondato dai Monti Catria, Petrano, Nerone e Paganuccio che, con il Pietralata, forma le scoscese pareti di calcare del massiccio del Passo del Furlo
Cagli era una delle roccaforti dell’impero Bizantino, il ducato delle Pentapoli assieme a Gubbio, Urbino, Fossombrone, Osimo e Jesi.
Il Corno di Cagli, l’ammonite Cagliceras, è un fossile ritrovato nel territorio cagliese nelle rocce calcaree, è appartenente ai cefalopodi di origine marina risalenti al Giurassico inferiore, circa 175 milioni di anni fa.

Cosa non perdere a Cagli?
La forra del fiume Burano, un luogo incantevole immerso nella vegetazione con cascatelle, piscine naturali e piccole spiagge dove rilassarsi nelle calde giornate.
Il Fosso Pian dell’Acqua, dove il torrente scorre in una stretta valle boscosa, con faggi e altra vegetazione, famoso per la presenza di alte cascate e strette forre.

Curiosità

A Cagli, solitamente nel mese di giugno, c’è la Festa della Pipa. Si tratta di una iniziativa per promuovere la conoscenza dell’arte della Pipa: richiama estimatori e appassionati del lento fumo da tutta Europa. Nel borgo si possono trovare esposizioni e venditori di quelli che ancora in maniera artigianale intagliano il legno e studiano ogni minimo dettaglio. Sono decine i mastri pipai che prendono parte all’evento che è aperto a esperti, appassionati e curiosi. Per le vie del centro e negli affascinanti palazzi storici è possibile trovare inoltre mostre d’arte, esposizioni di modellismo e collezionismo, artigianato artistico e non mancano spettacoli e intrattenimenti.