Tra storia e tartufo

Sant’Angelo in Vado è un piccolo comune della Provincia di Pesaro Urbino, le cui strade e vicoli parlano di storia.

Sorge sulle rovine dell’antica Tiphernum Mataurense (dal latino tipher pianta acquatica che cresce nelle zone paludose).
Si tratta della prima città romana poi capitale della Massa Trabaria, proprietà di Federico da Montefeltro.

Di particolare interesse è la Domus del Mito, sito archeologico situato presso il campo della Pieva. Uno dei più importanti ritrovamenti archeologici degli ultimi anni, risalente alla fine del primo secolo dopo Cristo: una notevole ampiezza di circa mille metri quadrati impreziosita da mosaici policromi legati alla mitologia classica; tra i temi raffigurati, in ottimo stato di conservazione e di committenza colta e raffinata, Nettuno e Anfitrite sul carro del trionfo trainati da cavalli marini, seguiti da Dioniso, dio del vino per poi giungere al viso pietrificante di Medusa. Nel triclinium una scena di caccia e una di pesca contornate da un festoso repertorio di motivi geometrici in bianco e nero. Molto interessanti, oltre alla chiesa di Santa Chiara e al monastero dei Servi di Maria, il Duomo di Sant’Angelo in Vado, intitolato a San Michele Arcangelo.

Sant’Angelo è tra le patrie del tartufo del Montefeltro. La fiera del tartufo bianco pregiato si svolge tutti gli anni tra ottobre e novembre all’insegna del gusto, dell’animazione, del divertimento e della tradizione. Non mancano momenti di convivialità anche per i bambini. Un appuntamento davvero da non perdere!  

Curiosità

La città ha dato i natali a due importanti pittori: Taddeo e Federico Zuccari. Quest’ultimo, alla fine del XVI secolo, ha realizzato la più imponente rappresentazione figurativa della Divina Commedia. Si tratta di 89 grandi tavole a matita nera e rossa, oggi conservate presso il Gabinetto dei Disegni e Stampe degli Uffizi, a Firenze.